I legami storici di Palermo con il mondo arabo e la sua vicinanza al Nord Africa riecheggiano nella rumorosa vita di strada del centro antico della città, questa percezione è fortemente sentita nei suoi nei suoi mercati.
Ognuno dei quattro quartieri storici della città rivendica il proprio mercato di strada, ma la Vucciria, Ballarò e il Capo sono i più importanti in termini di popolarità e storia. Qui i mercati assomigliano moltissimo a bazar nordafricani.
Il Mercato della Vucciria è il più disordinato dei tre, purtroppo oggi con un piccolo numero di bancarelle che vendono pesce, frutta, verdura e vecchie cianfrusaglie. Sicuramente più vivace è il mercato di Ballarò, pieno di bancarelle che vendono carni, pesce, vestiti e generi alimentari di ogni possibile descrizione – è qui che molti palermitani fanno la loro spesa quotidiana. Il Mercato del Capo invece, che si estende appunto per il groviglio di vicoli del quartiere Capo, è il più suggestivo di tutti. Il suo ingresso avviene da Porta Carini, una delle porte della città antica. Qui si trovano lunghe e ordinate file di bancarelle che espongono formaggi, vasetti conserve e una vastissima gamma di frutta e verdura.
I mercati di Palermo sono straordinariamente belli e sorprendentemente diversi, abbracciando colori scintillanti e gli odori intensi. E’ un incontro di cultura, tradizioni e autentico stile di vita siciliano. Qui i venditori ambulanti “abbannìano” le loro merci in dialetto siciliano tra l’irresistibile profumo di limoni, di arance e di “Panelle” che emergono dalla friggitrice.
Una giornata al mercato è una vera e propria avventura urbana: un’emozionante festa dei sensi!